1954. Il 3 gennaio, con le cerimonie d’inaugurazione in diretta dagli studi di Milano, e poi dai trasmettitori di Torino e di Roma, comincia ufficialmente il percorso della televisione italiana. Niente sarà più lo stesso. 1956. La Rai inizia a trasmettere Lascia o raddoppia?. I bar si affollano, le strade si svuotano: tutti i televisori d’Italia il giovedì sera si accendono per godere del primo vero e unico mito dei telespettatori. 1983. Il monopolio Rai è intaccato dall’avvento dei canali commerciali. Il tubo catodico trasmette a ogni ora del giorno e della notte, il telefono di Raffaella squilla in diretta, di lunedì fuori dalle scuole risuonano le battute di Drive in. 2000. L’occhio del Grande Fratello esalta compiaciuto il voyeurismo e la voglia di essere spiati degli italiani. 2019. Sempre più occhi si spostano dai teleschermi ai monitor dei computer. A rifulgere sono le serie di Netflix. Aldo Grasso ci porta attraverso le vicende del più grande medium di informazione e intrattenimento che l’Italia abbia mai conosciuto, per raccontare il nostro, come direbbe Renzo Arbore, «nuovo focolare». I protagonisti di questa storia magnetica sono i programmi – telegiornali, varietà, eventi sportivi, fiction, talk show, reality – e con essi gli italiani che li hanno visti, li hanno commentati, li hanno vissuti. Settant’anni di noi.
L’incontro con Aldo Grasso a Una Montagna di Libri intorno a Storia critica della televisione italiana (Il Saggiatore) è per Domenica 29 Dicembre 2019, alle ore 17.30, presso il Cinema Eden di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero.