AMPEZZO NELL’OTTOCENTO

Un’opera visuale, interamente in italiano e inglese, che mette a confronto il territorio com’era nel 1845 e come appare nelle ortofoto di oggi. È quella che hanno composto Cristina Rainoldi e Marco Matricardi, mettendo insieme le mappe del catasto tavolare della valle d’Ampezzo di metà Ottocento. Quando questo territorio si trovava all’interno dei territori dell’Impero Asburgico e Ampezzo, per i germanofoni, si chiamava Hayden. Per percepire ancor meglio il paesaggio con gli occhi dell’epoca, gli autori ci accompagnano tra gli scritti di autori stranieri contemporanei alle mappe, consentendoci di immedesimarci nei viaggiatori del secondo Ottocento. Agli albori del turismo e dell’alpinismo moderno. Ma non c’è solo la grande storia. Le tavole, che pure erano nate da un’esigenza fiscale, rivelano un sorprendente valore artistico. I curatissimi tratti calligrafici e le coloriture che sottolineano gli elementi antropici e naturali lasciano sorpresi: il rilievo è precisissimo, il tratto splendido. E poi ancora il confronto con la Regina delle Dolomiti di oggi, a quasi duecento anni di distanza, le correlazioni tra mutamenti climatici, amministrativi, economici e infrastrutturali: un viaggio unico, che compiamo tra passato e presente.
L’incontro con Cristina Rainoldi Marco Matricardi a Una Montagna di Libri Cortina d’Ampezzo intorno a Il territorio di Cortina d’Ampezzo nell’Ottocento è per Venerdì 17 Luglio 2020, alle ore 18, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero su prenotazione. Prenotazione dei posti su unamontagnadilibri.it.