CADORNA E CAPORETTO

«Quale disastro più grande del mio? In dieci giorni io, l’idolo dell’Italia e dell’Europa, si può dire, sono giunto al fondo della miseria». Luigi Cadorna diresse con poteri pressoché assoluti le operazioni militari italiane nella Grande Guerra. L’enorme consenso personale e la debolezza dei governi di Roma lo misero al riparo da ogni critica. Fino alla disfatta di Caporetto, nell’autunno 1917. Una delle più grandi battaglie della Prima guerra mondiale, che coinvolse oltre 600mila soldati sui due fronti e si lasciò sul campo oltre 90mila tra morti e feriti. Quanto Cadorna era stato incensato prima di Caporetto, tanto venne demonizzato dopo. Ma fino a dove arrivano le sue colpe? Marco Mondini, docente di Storia militare all’Università di Padova e autore di Il Capo (Il Mulino), e Francesco Jori, giornalista, autore di Caporetto. La grande battaglia (Biblioteca dell’Immagine), riaprono i faldoni della Storia. Per tornare sulle accuse e le responsabilità di un disastro.
L’incontro con Francesco Jori e Marco Mondini è per Giovedì 12 luglio 2018, alle 18, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione dei posti consigliata, all’indirizzoinfo@unamontagnadilibri.it.