Un misterioso omicidio coinvolge l’alta società romana. Per affrontare la situazione, parecchio delicata, oltre alle doti investigative serve la capacità di muoversi in certi ambienti. Il Pm Manrico Spinori, aristocratico con la passione della lirica, è la persona adatta. Eusebio Baroni, meglio conosciuto con il nome d’arte di Heillel, viene trovato morto nel popoloso quartiere di Trastevere. L’uomo si spacciava per esperto in filtri d’amore e suggerimento di numeri vincenti. Aveva una clientela molto benestante, anche se non vasta: era il mago della Roma che conta e nella sua agenda elettronica ci sono i nomi di personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della politica. Incaricato delle indagini, Manrico Spinori ha subito l’impressione di girare a vuoto. La vicenda è oscura a tal punto da non lasciar intravedere alcuna soluzione: potrebbe essere il primo fallimento di una carriera impeccabile. Poi, all’improvviso, un nuovo evento cambia la prospettiva, permettendo di tirare i fili dell’ingarbugliata matassa. A rimanere un groviglio, però, sono le vite private di Manrico e dei membri della sua squadra, interamente composta da donne. In modo particolare quella dell’ispettora Deborah Cianchetti, elemento dal pessimo carattere ma utilissimo quando il fascino e il savoir-faire del «contino» non bastano e sono necessari metodi più spicci.