Ore 18
Palazzo delle Poste, Sala Cultura
ingresso su prenotazione.
«Mi chiamo Jas Gawronski, vorrei fare il giornalista, ma non so come e dove dare il primo colpo di manovella». Così Enzo Bettiza ricordava il suo primo incontro con Jas Gawronski, in una lontana primavera del 1957, al Café Mozart di Vienna. Da allora “una carriera folgorante, dalla Polonia, sua seconda patria dopo l’Italia, lo ha portato in ogni parte del mondo, alternando la macchina da scrivere con la macchina da presa. Incalzato da una inquietudine più slava che latina, il nomade Jas sarebbe apparso accanto ai maggiori e più diversi personaggi del nostro tempo”. E infatti, da Giovanni Paolo II a Giovanni Agnelli, in questi dialoghi del ‘900 ora editi da Nino Aragno, Gawronski ritorna, con nuovi capitoli, sugli incontri straordinari avuti con alcuni protagonisti del secolo, da Ozal a Khomeini, da Walesa a Henry Cabot Lodge, che già aveva descritto in A cena dal Papa e altre storie, che vinse il Premio Estense, il Premio Capalbio e il Premio Biagio Agnes.
Jas Gawronski, scoperto da Enzo Biagi e Sergio Zavoli e loro collaboratore alla Rai per i servizi televisivi da Vietnam, Taiwan, India, Stati Uniti, Europa dell’Est, è stato corrispondente della Rai da New York, Parigi, Mosca, Varsavia. Dal 1985 collabora con le reti Fininvest e con La Stampa. È stato senatore, portavoce del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e per cinque legislature deputato al Parlamento europeo. È stato presidente della Quadriennale di Roma.
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