Non potrebbe esserci contrasto più stridente tra le invettive nazionaliste e ortodosse della Russia di Putin contro l’Occidente e la‘dolce vita’ che Putin, la sua famiglia e i suoi fedeli amici conducono proprio in Occidente, e preferibilmente in Europa. Jacopo Iacoboni ha illuminato questo contrasto raccontando la faccia nascosta degli affari degli oligarchi e della famiglia di Putin. Attraverso una vasta mole di documenti, direttive europee, rapporti di intelligence, inchieste delle polizie finanziarie sui beni da sequestrare ai russi sanzionati in Europa e in Occidente, racconta una controstoria che scorre parallela al massacro dei civili e alla guerra in Ucraina. Ma in questo ritratto della cleptocrazia più vicina e minacciosa per l’Europa non ci sono solo assett e costruzioni societarie. C’è la guerra occulta, combattuta senz’armi, documentata da Marta Ottaviani. Guerra che la Russia di Putin combatte a suon di attacchi hacker, sciami di troll che influenzano l’opinione pubblica in occasione di appuntamenti elettorali o a proposito di temi di attualità decisivi come immigrazione e vaccini, media attraverso i quali Mosca cerca di manipolare il dibattito. Una guerra non lineare che mette in seria difficoltà anche le democrazie più mature. Ma come sta cambiando l’assetto del potere russo in seguito alle sanzioni dovute alla guerra?