Ore 18
Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi
ingresso su prenotazione.
Con Marco Dibona.
Nello scenario del vasto gruppo montuoso riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, il racconto di Cristina Noacco descrive tre itinerari compiuti un’estate dopo l’altra, rispettivamente sui passi di una guida di montagna, in ricordo di una storia d’amore e in cerca di una nuova relazione, spirituale, con la natura. I paesaggi attraversati rivelano via via il loro passato geologico, la preistoria e la storia delle Dolomiti, la relazione fra l’uomo e la montagna e il desiderio di elevazione che le guglie ardite e le moli imponenti ispirano. I tre percorsi del racconto intrecciano storia personale e ambientale, e rappresentano altrettante aspirazioni alla conoscenza, all’amore e al sublime. Durante l’ultimo viaggio, un incontro trasforma la ricerca di elevazione in desiderio di comunione, liberando un’inclinazione della narratrice che era prigioniera delle sue paure.
Cristina Noacco, nata a Udine, insegna Letteratura medievale all’Università di Tolosa. Ha cantato il Friuli in italiano e in friulano (Morâr d’amôr-Albero d’amore, Kappa Vu 2015, Faliscjis. Storiis di fûc e di fum-Faville. Storie di fuoco e di fumo, Kappa Vu 2019) e ha dedicato una riflessione al tema del silenzio (La forza del silenzio, Ediciclo, 2017). Ha pubblicato alcuni racconti di viaggio sui doni del cammino in montagna (Lo zaino blu, Orme 2018), sulla risalita del Tagliamento (I segreti del Tagliamento, Ediciclo 2020), sull’esplorazione del torrente Torre (La Via del Torre, Ribis 2021) e sulla traversata della Corsica lungo il GR20 (Sul filo delle creste, Alpine Studio 2021). È membro del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).
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