il posto della guerra

e il costo della libertà

Incontro con Vittorio Emanuele Parsi

Martedì
27 dicmebre 2022

Ore 18
Alexander Girardi Hall

ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 Con Francesco Chiamulera

Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che era stata per secoli, fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale, stringendo una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico. E se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci insegna è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni speranza, ogni scopo. Che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.

Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Studi strategici ed è direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali. Insegna presso l’Università della Svizzera Italiana. È socio della Società Italiana di Scienza Politica, membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia, membro dell’Advisory Board del Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics ed è stato presidente dello Standing Group di Relazioni Internazionali. Editorialista del Messaggero, è capitano di fregata della Marina Militare, dove ha servito fino a ottobre 2021. È autore di Titanic: naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale (Il Mulino, 2022).

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