L’alfa e l’omega della parabola veneziana si vedono a Torcello: qua una lapide del 639, la più antica testimonianza scritta dell’esistenza di Venezia; là i banchetti acchiappaturisti di souvenir made in China. In mezzo, quasi mille e quattrocento anni. Alessandro Marzo Magno ci accompagna in un’avvincente passeggiata lungo i secoli per ricostruire la storia che ha portato alcune isolette della laguna a dominare per secoli mezzo Mediterraneo, e non solo. Una storia di Venezia come non la si è mai letta: tanti capitoli come reportage, che raccontano come oggi si presenti un luogo simbolo della Serenissima. I centri più importanti dello stato da Mar: Famagosta, Cipro, dove nel 1571 è stato scuoiato vivo Marcantonio Bragadin; Heraklion, Creta, assediata per 22 anni dagli ottomani; Zara, la città dalmata presa nel 1204 dai crociati. E poi lo stato da Terra, raccontato, tra gli altri luoghi, dal Pizzo dei Tre Signori, la montagna che ha segnato il confine tra Venezia, Milano e la Svizzera; dall’università di Padova, 800 anni nel 2022; da Palmanova, fortezza sì, ma anche città ideale del rinascimento. La storia di Venezia non si ferma con la caduta della repubblica, nel 1797, ma continua con l’Ottocento industriale, e arriva all’oggi, con lo spopolamento che rischia di farla scomparire.