Incontro con Olesja Jaremčuk e Yaryna Grusha Possamai
Sabato 7 gennaio 2023
Ore 11.30 Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi
ingresso su prenotazione.
È vero che l’Ucraina è un paese nazionalista, come ripete la propaganda di Putin? Olesja Yaremčuk è autrice di un reportage che esplora le storie di persone che appartengono a quattordici minoranze etniche che vivono entro i confini dell’attuale Ucraina: cechi e slovacchi, turchi mescheti, svedesi, rumeni, ungheresi, rom, ebrei, liptak, gagauzi, tedeschi, valacchi, polacchi, tatari di Crimea e armeni. È la cronaca della miriade di migrazioni volontarie e forzate che hanno attraversato l’Ucraina per secoli, e che l’hanno resa il Paese dalle molteplici sfaccettature che è oggi. Allo stesso tempo, è un racconto commovente elucido delle diversità che sono sopravvissute (o meno) al rullo compressore sovietico dell’unificazione linguistica, culturale e religiosa. “Nella casa di Leopoli dove sono cresciuta vivevano persone di origini diverse: armeni, ebrei, russi e ucraini. Da bambina, questo mosaico si è fissato nella mia memoria e più avanti, quando sono diventata una giornalista, ho deciso di sbrogliare questo intrico di storie. Mi sono messa in viaggio e ho percorso 11.000chilometri per raccontare le storie delle persone di diverse identità culturali che vivono entro i confini del nostro Paese”
Olesja Jaremčuk giornalista, si occupa di identità culturali e nazionali e di frontiere. È stata redattrice capo della casa editrice Čoven di Leopoli, specializzata in reportage e letteratura documentaria, e ha contribuito come giornalista a varie pubblicazioni, sia in Ucraina che all’estero. Con Mosaico Ucraina ha vinto il Premio di reportage letterario Samovidec’ e il Lit Accent of the Year Prize, ed è stata finalista per l’ADAMI Media Prize for Cultural Diversity in Eastern Europe e per l’UNESCO City Literature Award.
Yaryna Grusha Possamai è scrittrice e docente di Lingua e Letteratura ucraina all’Università Statale di Milano. Nata in Ucraina nel 1986,dal 1995 comincia a frequentare l’Italia con il progetto “Bambini di Chernobyl”. Nel 2008 si laurea in italianistica, con una tesi sul discorso della memoria nei romanzi di Umberto Eco. Dal 2015 vive a Milano.
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