Parlare di montagna equivale a parlare dell’intera esistenza, e di come in essa si intende prendere posto. E amare la montagna significa stare al mondo con franchezza, desiderio di avventura, accortezza e spirito di solidarietà, rispetto per la vita in tutte le sue manifestazioni. Mauro Corona e Matteo Righetto danno voce a ciò che per loro la montagna rappresenta, attingendo a un ricchissimo tesoro di esperienze personali, condensate in brevi racconti, epigrammi fulminanti, descrizioni di paesaggi naturali di bellezza inesprimibile. I sedici milioni di abeti distrutti dal ciclone Vaia, che si è abbattuto sulle Dolomiti alla fine del 2018, evocano i caduti della Prima guerra mondiale, perché “gli alberi sono come le persone, e le foreste sono intere comunità”. La descrizione di un camoscio, che con abilità di equilibrista si muove tra i picchi più impervi, sfocia in una riflessione sul cambiamento del ruolo del padre nella società contemporanea, una figura ormai così priva di spigoli da rendere difficile assumerla come riferimento e appoggio. E invece, dal momento che gli esseri umani sono alpinisti inconsapevoli e chi “guarda il cielo sente la vertigine della bellezza ma anche il vuoto del precipizio”, l’appiglio è cruciale, nell’arrampicata come nella vita.
L’incontro con Mauro Corona e Matteo Righetto a Una Montagna di Libri intorno a Il passo del vento. Sillabario alpino(Mondadori)è per Mercoledì 1 Gennaio 2020, alle ore 18, presso l’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero.
