L’eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D’Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all’impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera, invitandoci a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d’autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente, invece, è proprio un uso politico della presunta verità raggiunta. Le verità nascoste sono quelle indicibili, negate e capovolte che Mieli indaga con rigore di storico e acume. Un’analisi che dall’Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l’antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce su personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna. Un tracciato che suggerisce che “in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano”.
L’incontro con Paolo Mieli a Una Montagna di Libri intorno a Le verità nascoste. Trenta casi di manipolazione della storia (Rizzoli) è per Sabato 8 Febbraio 2020, alle ore 18, presso il Miramonti Majestic Grand Hotel di Cortina d’Ampezzo. Ingresso libero.
