Perché la stessa chiesa di Santa Maria della Salute a Venezia, dipinta negli stessi anni da Guardi e da Canaletto, in uno è ritratta intera, nell’altro ha la cupola a metà? E perché Degas “taglia” i piedi alle sue ballerine? Perché il protagonista di un romanzo di Émile Zola si uccide davanti a un enorme rettangolo? Perché in Occidente i paesaggi sono dipinti in orizzontale, e quindi se fotografiamo con lo smartphone le Dolomiti tendiamo a ribaltare il dispositivo, mentre in Oriente i paesaggi sono spesso ritratti in verticale? Perché la maggior parte dei nudi maschili in pittura è raffigurata in piedi, mentre i nudi femminili sono quasi sempre sdraiati? Riccardo Falcinelli, uno dei più apprezzati visual designer sulla scena della grafica italiana, risponde a queste e molte altre domande. Spesso davanti a un quadro ci domandiamo che cosa significhi, quali fossero gli intenti del pittore, come si collochi nell’epoca in cui è stato realizzato: ma così la storia dell’arte rischia di essere una spiegazione solo di storia, anziché di arte. Falcinelli adotta un paradigma diverso. Invece di cercare il «significato» delle immagini, entra nel loro ingranaggio, le tratta non come simboli da decifrare, bensì come meccanismi da smontare. Ci spiega in che modo sono state progettate e costruite, e perché.
