Skin, rivoluzionaria frontwoman degli Skunk Anansie e solista, con 25 anni di carriera alle spalle e milioni di dischi venduti, è un’icona mondiale del rock. Ma non solo. È un simbolo di come la musica possa rompere il pregiudizio. Le sue origini giamaicane, l’appartenenza alla working class di Brixton, le lotte contro la discriminazione razziale spiegano la sua rabbiosa determinazione ad uscire dalla prigione della classe sociale per trovare la piena affermazione di sé. Una performer incendiaria, che ha annientato ogni preconcetto su razza e genere. Skin lo dice chiaramente: «Nella mia famiglia non vigeva l’insegnamento: tu puoi essere quello che vuoi. L’unica legge era: bisogna mettere del cibo a tavola». Ma il carattere e il talento di Skin l’hanno proiettata nel mondo con la forza della sua voce unica, inconfondibile. Il palco di Glastonbury come gruppo headliner, l’incontro con Nelson Mandela.  È stata la prima artista donna a dichiararsi apertamente bisessuale, pioniera dei diritti LGBT+ in tempi di rari, timidi coming out. Ha promosso l’immagine di guerriera, provocatoria, ribelle a ogni schema. Con la sua testa rasata e l’aspetto androgino ha rivendicato per sé e per tutte il diritto incontestabile di essere semplicemente se stesse. «Non sarà facile, soprattutto se sei donna, sei nera e sei gay. Ma devi continuare a combattere per quello che desideri essere.»
L’incontro con Skin a Una Montagna di Libri Cortina d’Ampezzo per la presentazione dell’autobiografia It Takes Blood And Guts (Solferino) è per Sabato 5 Dicembre 2020, alle ore 18, in Live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Una Montagna di Libri.
Un’intervista a cura di Francesco Chiamulera. L’incontro sarà trasmesso anche su Corriere Tv, collegandosi alla homepage del Corriere della Sera.